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Racconto i miei matrimoni a “il Messaggero”

É con grande soddisfazione che riportiamo la pubblicazione de “il Messaggero” sezione matrimoni, con l’intervista integrale a Maria Rita Ferrari. Una lunga chiacchierata in cui argomenti inerenti al mondo wedding vengono trattati in maniera professionale ed oculata.

«Matrimonio 2.0»: dalla cerimonia green a quella floreale, un mercato da oltre 5 miliardi

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È arrivato il «matrimonio 2.0». A effetti speciali e che ha rivoluzionato del tutto un settore che in Italia vale oltre 5 miliardi e che conta 3615 imprese attive. «Negli ultimi venti anni ho visto cambiare il mondo dei matrimoni», dice Maria Rita Ferrari titolare della Mrf Events e che di mestiere fa proprio la wedding planner.

«Sono ventidue anni che mi occupo di organizzare matrimoni. Prima lo facevo per hobby: era proprio un mio piacere personale accogliere gli ospiti, preparare il catering. Poi ho cominciato a farlo per lavoro».

Sono nate nuove tendenze dal matrimonio green al matrimonio floreale, sono cambiate anche le coppie, ma soprattutto si è imposta un’attenzione maggiore, quasi maniacale ai dettagli e al voler stupire sempre di più. «Prima il matrimonio era la cerimonia e il pranzo, poi basta. Ora la richiesta maggiore delle coppie che vengono da me è “vorrei qualcosa di diverso”», spiega Maria Rita. Non stupisce infatti che il 50% della spesa complessiva di un matrimonio è per il catering e la location, mentre il restante è destinato appunto ai dettagli, al trovare quel qualcosa in più che possa rendere il giorno delle nozze indimenticabile e unico nel suo genere. Basti pensare che la spesa media per le composizioni floreali è di dieci mila euro. «Tutte le coppie inseriscono, inoltre, la parte ludica: aperitivi con il mago, i fuochi d’artificio dopo il taglio della torta, l’open bar, il djset, le luci con effetti speciali, i cocktail personalizzati».

In questi due decenni non sono solo i dettagli a essere cambiati, ma si sono consolidati dei nuovi tipi di matrimonio. Per esempio il matrimonio omosessuale, «I loro ricevimenti sono i più eleganti e non badano a spese. Lo fanno con una gioia immensa», racconta Maria Rita. Ci sono poi delle nuove tendenze come i matrimoni tutti «green»: la location deve essere rigorosamente in campagna, il cibo a chilometro zero, la torta assolutamente vegana. Non solo: la partecipazione deve essere fatta con la carta piantabile e la bomboniera è quasi sempre un prodotto bio (per esempio l’olio e la marmellata di un’azienda agricola). Ma ci sono anche i matrimoni romantici-floreali, sempre più di tendenza per gli stranieri che vengono a sposarsi a Roma. Uno stile country, ma molto elegante.

Che matrimonio sarebbe senza un fotografo da urlo?

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«È cambiato anche il ruolo del fotografo. Deve essere il più possibile invisibile e deve cercare di cogliere degli scatti rubati. Niente più foto in posa, il tutto si deve svolgere come un reportage. Sicuramente in questo modo il matrimonio è diventato più smart e meno formale», spiega Maria Rita. Sono cambiati anche gli strumenti con cui si fa il servizio fotografico: le macchine fotografiche non bastano più, si ricorre ai droni per avere una visuale a 360 gradi. Insomma sposi molto pretenziosi e sicuramente più disposti a spendere, «Per avere un matrimonio di questo genere il budget deve essere come minimo sui 50mila euro, vestito della sposa escluso». Ma sono sempre di meno le coppie che decidono di fare il grande passo, secondo l’ultima rilevazione disponibile dell’Istat risalente al 2016, in Italia ci sono stati 203.258 matrimoni, in calo rispetto ai 245.992 di dieci anni prima. 

Come è cambiato il matrimonio nel 2020?

Infine sono mutate anche le modalità con cui le coppie decidono di dirsi il fatidico «sì» e di giurarsi fedeltà nella «buona e cattiva sorte». Nel 2018, per la prima volta nella storia, i matrimoni con rito civile hanno superato quelli con rito religioso e oggi rappresentano il 50,1% del totale delle unioni, a fronte del 49,5% dell’anno precedente.

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fonte ilmessaggero.it

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